26.4.06

Mangiare&dormire in Piemonte

Ultimo aggiornamento: 28/03/2009

Di seguito elenco una serie di locali, trattorie, ristoranti, agriturismi, vinerie e B&B del territorio Piemontese nei quali sono mi sono trovata bene (sono in ordine alfabetico in base alla lettera iniziale della località di appartenenza).
Di seguito troverete quindi le mie personali recensioni sui seguenti locali:
- Acqui Terme (Al): Pasta Fresca Emiliana Pesce
- Alessandria: Ristorante Il Grappolo
- Alessandria: Il Vicoletto
- Alessandria: Trattoria La Piola
- Alessandria: Osteria della luna in brodo
- Cremolino (Al): Ristorante Bel Soggiorno
- Monastero Bormida (At): Agriturismo San Desiderio
- Novi Ligure (Al): Il banco
- Orsara Bormida (Al): Locanda la Lodrona
- Ovada (Al): Villa Schella B&B
- Predosa (Al): Ristorante Villa Magnolia
- Tagliolo Monferrato (Al): Agriturismo Al Chiar di Luna
- Tagliolo Monferrato (Al): Trattoria da Gino
- Vignale Monferrato (Al): Ristorante Universo

Nel caso in cui decidiate di provarli, spero che piacciano anche a voi.




ACQUI TERME - PASTA FRESCA EMILIANA PESCE
Via Marconi 1
Tel. 0144-324963

Mi aveva consigliato questo negozio un amico che abitava a Cassine a pochi chilometri da Acqui e mi aveva detto che qui si preparavano dei buoni agnolotti al "plin" (pizzicotto). La prima volta che ho cercato questo negozio devo ammettere di aver fatto un po' di fatica a trovarlo anche perchè non c'era l'insegna, quando vado a Acqui faccio un po' di scorta di agnolotti tradizionali o al plin e li trovo buoni!








ALESSANDRIA - RISTORANTE IL GRAPPOLO
Via Casale 28
Tel. 0131-253217 (prenotazione consigliata)
Giorni di chiusura: Lunedi e Martedi di sera
Sito Web:
http://www.ristoranteilgrappolo.it/

Provato il 15/09/2006 a cena. Situato al piano terreno di un antico palazzo del ‘600 in Via Casale a pochi passi del centro storico cittadino è composto da tre sale di cui, quella più grande, è stata la prima sede del consiglio comunale del capoluogo. “Il Grappolo” arredato in stile rustico ma elegante con mobili in legno scuro possiede anche un dehor estivo. I tavoli sono ben distanziati gli uni dagli altri, la cucina è quella tipica piemontese ma rivisitata in chiave moderna; il ristorante è condotto dal 1978 dal Sig. Beppe Sardi che è coadiuvato da Gianluca Bertini in sala e da Paolo Magne in cucina. Il locale è tranquillo e i piatti proposti sono ben curati, è ideale per coppie ma anche per pranzi e cene di lavoro.
Ci vengono proposti un menù alla carta, un menù “degustazione” e un menù “tradizione” oltre a una rifornitissima carta dei vini e dei distillati con oltre 300 etichette, optiamo per quello alla carta.
Ordiniamo una bottiglia di Arneis di Bruno Giacosa e una di acqua minerale. Dopo i due antipasti (morbidi e gustosi sformatini di verdure con una delicata fonduta di Castelmagno), scegliamo come primi i Rabatun (piatto tipico della zona detta "La Fraschetta" fra Alessandria e Tortona) e i tagliolini ai funghi porcini. I Rabatun sono una specie di gnocchi di forma cilindrica (hanno quasi la forma di un tozzo sigaro) e sono fatti con bietole, ricotta, uova, parmigiano e pangrattato, vengono scottati nel brodo e poi conditi con burro e salvia e passati brevemente in forno a dorare. Entrambi i primi sono molto buoni.
Dopo optiamo entrambi per il bollito misto, un secondo molto ben curato, abbondante e che rappresenta il cavallo di battaglia di questo locale. Ci vengono portate un numero considerevole di salsine, mostarde e pure del sale aromatizzato per gustare al meglio i vari tagli di carne (ne ho contate oltre 10), si spazia da quelle più delicate a quelle decisamente più piccanti, sono una delizia non solo per il palato ma anche per gli occhi per i diversi colori. Lo chef si avvicina al tavolo con un grosso carrello coperto e scegliamo i pezzi di bollito che ci vengono tagliati al momento. Purtroppo, la gallina è terminata ma la testina, il cotechino, la coda, la lingua, il cappello del prete e il muscolo sono molto buoni (la carne è gustosa e cotta a puntino, davvero un ottimo bollito misto!).
Terminiamo con due dessert e due caffè, il costo complessivo è di €100 (€16 vino, €2 acqua, €17 antipasti, €17 primi, €34 secondi, €10 dessert, €4 caffè).

LINKS: il sito della Confraternita del Bollito Misto
RICETTA DEI "RABATUN": blog Ladiko's kitchen






ALESSANDRIA - IL VICOLETTO
Vicolo Cremona 1, tel. 0131-261578
Giorni di chiusura: Domenica e Mercoledì sera.

Piccolo, discreto e accogliente locale nel centro storico di Alessandria, situato un uno stretto vicolo che si affaccia sulla Piazza del Duomo (P.zza Giovanni XXIII). E’ possibile parcheggiare l’auto nella non lontana Piazza della Libertà (posteggio a pagamento nei giorni feriali) oppure in qualcuna delle strade adiacenti come Via Tripoli, Piazza Vittorio Veneto, Via Marsala. Dall’ingresso piuttosto angusto si accede alle due piccole sale con pareti in tonalità calde. Quella a destra più piccolina con circa 16 coperti e quella a sinistra leggermente più grande, viste le dimensioni del locale è decisamente consigliato prenotare nel weekend. Sabato 24/03/2007 siamo stati a cena in questo locale e il nostro tavolo era nella saletta a destra dell’ingresso. La carta dei vini non ci è stata presentata ma, sulla base dei nostri gusti, il proprietario che serve al tavolo (molto cortese) ci ha elencato le etichette disponibili, è anche possibile ordinare i vini al bicchiere. Per la cena, bevendo solo vino bianco, abbiamo scelto un Ceretto Blangè del 2005 che si è rivelato ancora una volta un ottimo vino. Abbiamo preso due antipasti, due primi (tagliolini al sugo di lepre in bianco e agnolotti al sugo), un solo secondo (assaggio di formaggi di capra), due dessert (una specie di sorbetto delicato all’arancia e una generosa fetta di torta di mele con cioccolata), una bottiglia d’acqua e il conto è stato di € 30 a testa. Il menù non è ricco ma le portate ci sono sembrate abbondanti, curate e ben cucinate. Degni di nota anche i gustosi grissini che ci erano stati portati mentre sceglievamo il menù. Forse un po’ lento il servizio ma, in fin dei conti, si corre già tutta la settimana e almeno il Sabato sera a cena si possono scambiare quattro parole in tranquillità.









ALESSANDRIA - TRATTORIA LA PIOLA
Via Poligonia 78, tel. 0131-226779
Giorno di chiusura: Lunedi
Prenotazione: consigliata

Provato il 16/06/07 a cena. La trattoria “La Piola” si trova in Via Poligonia in Alessandria al civico n° 78 ma nei prossimi mesi, almeno così ci ha detto il proprietario mentre pagavamo il conto, si sposterà qualche metro più avanti, sempre sullo stesso lato della strada. Via Poligonia è nel quartiere residenziale Orti, non abbiamo avuto difficoltà a trovare parcheggio lungo la via, il locale si compone di un paio di piccole salette nelle calde tonalità del giallo e tendaggi blu scuro, l’arredamento è semplice ma piacevole, le luci sono a mio parere un po’ troppo suffuse.
L’ingresso attuale è sacrificato, appena entriamo nella prima sala fa un po’caldo ma il cameriere ci fa accomodare nella seconda saletta dove un climatizzatore sta rinfrescando l’aria. Alle 20,30 siamo i primi a accomodarci ma subito dopo arrivano altre 6 persone e poi pian piano il locale si riempie.
Il cameriere ci porta un cestino con del pane (non ne mangeremo) e dei buoni grissini e ci chiede cosa ci deve portare da bere (non c’è la carta dei vini), ordiniamo una bottiglia di acqua gassata e una di bianco fermo, fra le sue proposte scelgo un Arneis ma poco dopo il tizio ritorna dicendo che purtroppo ha finito l’Arneis (sigh) e quindi opto per un Gavi.
Ci viene servita una bottiglia di Le Selere che si produce a Bosio, piccolo paese sulle alture nei dintorni di Gavi, la bottiglia è un po’ troppo fredda ma dopo un po’ si riesce a assaporarne bene il gusto in tutta la sua gradevolezza.
Scegliamo di iniziare la serata con gli antipasti e, mentre attendiamo che ci vengano serviti, non posso fare a meno di sentire che anche al tavolo vicino al nostro il vino ordinato, un Traminer, non è purtroppo disponibile …… serata poco felice per le scelte dei vini!
Il cameriere ci porta l’antipasto consistente in una fetta di melone dolce accompagnato con del prosciutto crudo, tre fettine di una specie di lonza leggermente affumicata e adagiata su un letto di insalata e una fetta di torta di verdure miste servita tiepida. Portata semplice e discreta.
Come primi è possibile scegliere fra i Rabatun (tipico piatto della Fraschetta, una zona fra Alessandria e Tortona, consistente in un gnocco a forma di sigaro con verdure ricotta pangrattato e uova che viene prima bollito nel brodo di verdure e poi messo a dorare in forno con burro e salvia), gnocchetti al radicchio con pomodorini e delicata salsina al pesto, agnolotti ai porri e erbette con burro fuso e salvia, spaghetti con bottarga e aringhe. Scegliamo i Rabatun e gli agnolotti e entrambi ci soddisfano (gli agnolotti sono nella media, ne ho già mangiati di migliori, mi ricordano di più i pansotti Liguri piuttosto che i tradizionali agnolotti Piemontesi). Fra i secondi ci vengono proposti il galletto alla piastra con contorno di verdure, il roast beef, un assaggio di tome con marmellate e mostarde, la rollatina di tacchino agli asparagi con verdure. Optiamo per il galletto e la rollatina, entrambi buoni e serviti con contorno di carotine saltate in padella con burro e patate a tocchetti (la rollatina è molto tenera). Le porzioni non sono esagerate ma le pietanze sono tutto sommato ben cucinate, pur non trattandosi di preparazioni troppo elaborate.
Fra i dessert scegliamo un tiramisù alle fragole e una creme brulée, nei locali della nostra zona di questo livello ultimamente sta spopolando questo dessert. Mi è già capitato di trovarlo spesso nell’elenco dei dolci, manco fosse tipico del nostro territorio.
Dopo i due caffè Blue Mountain chiediamo il conto, costo complessivo della cena 50 Euro (buon rapporto qualità prezzo!). Il titolare, Alessandro Quirico, è un tipo piuttosto estroso e simpatico. Avevamo già cenato presso il suo locale diverso tempo fa e allora, complice il fatto che il locale non fosse completamente pieno (credo fosse un Venerdi sera), si era fermato a fare quattro chiacchiere fra una portata e l’altra.









ALESSANDRIA - OSTERIA DELLA LUNA IN BRODO
Via Legnano 12, tel. 0131-231898

Giorno di chiusura: Lunedi a pranzo e cena

Si trova in Via Legnano in Alessandria, è un locale piacevole, accogliente e solare (pareti nelle tonalità del giallo, tovaglie e tendaggi in tessuto Provenzale), direi che è più adatto a piccoli gruppi e coppie piuttosto che a comitive. Rispetto all'ultima volta che c'ero stata, si è leggermente ingrandito; le salette, comunque, non sono molto grosse e, specie nel weekend, consiglio di prenotare.
Si possono degustare piatti tipici dell'Alessandrino (per esempio i Rabatun) e del Piemonte in generale (mi viene in mente un'ottimo stufato di cervo con polenta bianca) che variano in base alla stagione, buona la carta dei vini (ci sono diverse etichette interessanti), golosi i dolci (ricordo con piacere una macedonia di frutta secca cotta nel vino rosso); è un posto che frequentiamo una volta all'anno, quando ci eravamo stati a Gennaio 2005 avevamo mangiato:
- due antipasti (misto della casa che comprende tre antipasti freddi e due caldi, carpaccio con grana e tartufo nero)
- due primi (ravioli ripieni di carciofi con pesto alle noci, gnocchi con fonduta di Castelmagno)
- stinco di maiale al forno con patate (x 2 persone)
- due dolci (zabaione al marsala con dolcetti secchi, torta di nocciole con nutella)
- due caffè
- H2O e una bottiglia di vino bianco La Favorita delle Langhe
La spesa complessiva è stata di 68€, i piatti erano ben cucinati, le porzioni adeguate e la serata, rischiarata da una candelina sul tavolo, è stata piacevole.
In Via Legnano e nelle vie limitrofe non è possibile parcheggiare, quindi consiglio di lasciare l'auto nella vicina e monumentale Piazza Garibaldi (zona Teatro Comunale), nei giorni lavorativi il parcheggio è gratuito dalle 20.
Esiste anche la possibilità di scegliere un Menù Degustazione ma, sinceramente parlando, non ricordo più il prezzo.
Nel menù (forse meno ampio rispetto a tanti altri locali) ci sono circa 6 antipasti da scegliere, idem per i primi, i secondi e i desserts ma la cucina è curata e il servizio è buono.

Locale provato il 16/05/06 a cena:
il locale è di nuovo cambiato rispetto all'ultima volta che c'ero stata. Nella prima saletta a fianco dell'ingresso le pareti sono di un colore arancio vivace, non ci sono più le tende in stile Provenzale ma sono state sostituite da tendaggi in chantung di seta in colori sfumanti dall'arancio al rosso, luci soffuse indirette e piatti in tonalità con i nuovi colori del locale (non ho idea se anche le altre salette siano state cambiate). Eravamo in due e abbiamo preso due antipasti misti dell'Osteria consistenti in tre piatti freddi (insalata russa, terrina alle verdure e involtino di peperoni con spuma di tonno) e due caldi (sformato di spinaci con fonduta di formaggio e frittatine agli asparagi con concassea di pomodorini), due secondi piatti (agnello al forno con rosmarino e patate, portafoglio di arista ripieno di asparagi e Raschera e contorno di fagiolini), due desserts (coppette di sfoglia con crema chantilly e fragole), due caffè e una bottiglia di Favorita delle Langhe, conto complessivo € 60.


Marzo 2007:
una coppia di amici che ci sono stati di recente a cena mi ha detto che la cucina non è ai livelli di prima. Tuttavia, conoscendo il loro umore ballerino nel dare giudizi ai locali che frequentano (anche perchè non escono fuori spesso a pranzo/cena), preferirei provarlo nuovamente prima di prendere come oro colato il loro parere sulla cucina della Luna in Brodo.









CREMOLINO (AL) - RISTORANTE BEL SOGGIORNO
Via Umberto I n° 69, tel. 0143-879012,
Giorni di chiusura: Mercoledi tutto il giorno e Giovedi a pranzo
Sito web:
http://www.ristorantebelsoggiorno.it/

Ricavato in un antico edificio della metà del XVIII secolo, il ristorante è gestito dal titolare Sig. Mario Benzo e dal figlio. Indicativamente vi sono una settantina di coperti la maggior parte dei quali sono disposti nella sala principale con ampie finestre che si affacciano sulle verdi vallate che circondano il pittoresco paese di Cremolino. L'ingresso da su un corridoio stretto e lungo con alcuni mobili antichi sul quale si aprono le altre due salette da pranzo (più intime e raccolte) e all'estremità opposta c'è la sala principale, la cucina è a vista, l'ambiente è piuttosto distinto.
Avevo prenotato il giorno precedente ma, dal tono di voce di chi ha preso la mia prenotazione, mi è sembrato di capire che non fosse poi necessario farlo. In effetti alle 20,30 di Sabato eravamo i primi a accomodarci in sala e abbiamo potuto scegliere il tavolo che preferivamo. Io comunque resto dell'idea che sia meglio non far sapere al cliente, anticipatamente, che il locale non è molto richiesto il Sabato sera. Mentre leggiamo il menù ci viene servito un ottimo e fresco spumante accompagnato da alcuni sgonfiotti (piccole palline di pasta tipo quella da pane che vengono fritte)e una morbida e gustosa cremina di formaggio. Nel frattempo arrivano altri commensali (una dozzina almeno) e vengono occupati altri tavoli. Come vino optiamo per un buon Gavi Villa Sparina DOCG (entrambi beviamo solo il vino bianco) e poi scegliamo queste portate: due antipasti della casa (3 freddi e 3 caldi, c'è anche la versione "completa" che ne comprende 10 in totale), saltiamo i primi (sappiamo comunque che sono molto validi perchè in una precedente cena avevamo avuto modo di provare le crespelle e degli ottimi tagliolini ai funghi) e optiamo per un fritto misto alla Piemontese e un arrosto (entrambi buoni e molto abbondanti), due dessert, due caffè serviti con piccola pasticceria (molto buona). Prezzo complessivo della cena: 79€. Una menzione merita l'abbondante fritto misto che si compone di una notevole varietà di fritture che spaziano dalla carne alle verdure (melanzane, zucchine) alla frutta (mela, ananas).










MONASTERO BORMIDA (AT) - AGRITURISMO SAN DESIDERIO
Regione San Desiderio n° 40, tel. 0144-88126
Giorno chiusura: Martedi
Sito Web:
http://www.sandesiderio.it/
Si consiglia la prenotazione, specie nei weekend

Provato Sabato 12/05/2007 con alcuni amici a cena, è un locale più adatto a gruppi e comitive che a coppie perchè è molto grande e rimane un po' chiassoso ma la carne è decisamente buona! L'agriturismo si trova nei dintorni di Monastero Bormida (At) su una piccola altura. Non ricordo bene la strada per arrivare anche perchè entrambe le volte non ho guidato io; ricordo solo che, quando si percorre la Strada Comunale di San Desiderio, a un certo punto in un campo c'è un grosso cartello bianco a forma di mucca e li vicino c'è la stretta strada che sale per un paio di chilometri fino a raggiungere il parcheggio dell'Agriturismo.
Nel weekend la prenotazione è obbligatoria, Sabato il ristorante era al completo e lo stesso mi era capitato un Venerdi sera poco prima di Natale 2006. Il locale è rustico (pareti e soffitti in legno con travi a vista, ricordi vari appesi alle pareti), luminoso e piacevole con tovaglie a quadretti sul giallo oppure in rosa, i tavoli sono piuttosto vicini.
Il menù è fisso, si comincia con 3 antipasti freddi: tagliere con salumi misti (salame crudo, prosciutto crudo e lardo, tutti e tre ottimi), carne cruda battuta al coltello da condire a piacere con olio, limone, sale e pepe (molto buona!), "Matambre" consistente in una fetta di carne con ripieno di verdure e uova (vagamente simile alla cima alla genovese ma leggermente piccante, ci è stato detto che è un piatto tipico argentino cucinato dagli Asadores che cuociono la carne sui barbecue). Un antipasto caldo consistente in un panzerotto ripieno di carne tritata e spezie (anche questo è un piatto tipico argentino, l'Empanadas). Abbiamo gradito tutti gli antipasti, sia i freddi che quello caldo; i salumi e la carne cruda sono sempre presenti, mentre, gli altri antipasti variano di volta in volta. La volta precedente avevano servito dei peperoni con la bagna cauda e una torta salata tiepida. Prima di passare alla portata successiva i camerieri ripassano fra i tavoli per vedere se qualcuno vuole fare il bis. Come primi piatti vengono serviti dei tagliolini alla boscaiola con sugo di funghi e dei ravioli al plin con sugo di carne (discreti entrambi), si può scegliere oppure chiedere un assaggio di entrambi (noi abbiamo optato per la seconda ipotesi). Alla cena di Natale 2006 i primi piatti erano gli stessi di ieri sera.
Il secondo consiste in una ricca grigliata mista di carne e pollo (ottima) con qualche filetto di peperone, servita su bracieri caldi che vengono messi in mezzo al tavolo e contorno di patate al forno. Mi ha ricordato la parillada che avevo mangiato in un ristorante argentino a Monaco di Baviera qualche anno fà. Questa portata è abbondante ma i camerieri ritornano per vedere se qualcuno ne vuole ancora. Qualcuno di noi è riuscito anche a assaggiare un paio di formaggette di Roccaverano che vengono servite con la mostarda oppure il miele.
Come dessert c'erano la panna cotta e la torta di mele (discreti entrambi), mentre a Natale ci erano stati proposti la "mattonella" (dolce decisamente più invernale fatto con biscotti intinti nel caffè e sovrapposti con strati di crema di burro al cacao e bianca .... bhe il nome del dolce la dice lunga sulla sua leggerezza) e il bunet. Con il caffè, il vino, le bibite e l'ammazzacaffè (zuccherini in alcool aromatizzato alla menta o all'arancia) il costo è stato di 25€/testa.
Nonostante il locale fosse al completo (c'era pure gente nella veranda esterna semicoperta) il servizio è stato nel complesso piuttosto sollecito.
Tra i collaboratori di questo agriturismo vi sono anche Gauchos e Asadores argentini che cuociono la carne in maniera perfetta su grossi barbecue che si vedono dall'ingresso del locale.
Visto che adoro la carne e qui è molto buona e abbondante mi sono ripromessa, la prossima volta, di rinunciare ai primi o ai dessert (le due portate che ho trovato meno riuscite delle altre) per poter assaporare meglio la gustosa grigliata mista. Un amico che c'era stato qualche tempo fà mi ha detto di aver mangiato anche un buon bollito misto (se non ho capito male, questo tipico piatto Piemontese viene cucinato solo su prenotazione e per un numero minimo di persone).
La carne viene allevata e macellata in proprio, si allevano bovini Piemontesi, maiali e anche qualche bue da carne.
Da qualche mese è anche possibile soggiornare presso l'agriturismo dove sono state costruite alcune piacevoli casette in legno con veranda (ne abbiamo visto un paio dall'esterno prima di andare a cena).





NOVI LIGURE (AL) - IL BANCO
Via Paolo da Novi n° 18, tel. 0143-744690
Giorno chiusura: Lunedi
Sito Web:
http://www.ilbanco.it/
Si consiglia la prenotazione nei weekend

"Il banco" è un locale di lunga tradizione a Novi Ligure, c'ero già stata alcuni anni fà quando si entrava ancora da Via Monte di Pietà n° 5 e il locale, molto piccolo, era costituito da una semplice saletta con tavoli e panche in legno adiacenti il grosso forno dove si cuocevano le pizze e le farinate. Qualche anno fà il locale ha cambiato look, è diventato "winebar" (fà figo), si è ingrandito e ammodernato, pur mantenendo un tono sempre familiare e da osteria e l'ingresso è stato spostato in Via Paolo da Novi. Il nuovo locale è caratterizzato da travi di legno a vista, una scala in pietra che scende verso la rifornita cantina con volte in mattoni, piccole salette calde e accoglienti, i tavoli sono semplici, in legno con sedute senza schienali e sono piuttosto vicini gli uni agli altri (le tovagliette sono in carta, all'americana). Non so se la gestione è la stessa di qualche anno fà ma la qualità della farinata è sempre notevole!
Ci sono stata a pranzo il 23/09/08 e abbiamo mangiato due porzioni di farinata normale (€3/cad), 1 bottiglia d'acqua naturale, due pizzette al tegamino (€ 3,5/cad) e due caffè, il costo complessivo è stato di €19. La farinata mi è piaciuta molto, ben cotta, piuttosto sottile, non unta,
viene anche preparata con cipolle e rosmarino (solo su ordinazione) oppure con crescenza e gorgonzola. Si possono inoltre degustare la focaccia al formaggio (l'ho vista servire ai vicini di tavolo e mi è sembrata di bell'aspetto), la focaccia pizzata, panini e bruschette di vario tipo, crepes e pizzette al tegamino di vari tipi, panissa fritta oppure insalate di vari tipi, taglieri di formaggi e salumi, oltre che a alcuni tipi di dessert.
In Via Paolo da Novi e nelle vie limitrofe non è praticamente possibile parcheggiare e si deve trovar posto in Piazza Sant'Andrea (vi sono pochissimi posti auto) oppure lungo Corso Piave.









ORSARA BORMIDA (AL) - LOCANDA LA LODRONA
Regione Piano 5,
tel. 0144-367143,
Sito web: http://www.lodrona.it/
Giorni chiusura: Lunedi e Martedi, da Mercoledi a Sabato a pranzo. In inverno il locale è aperto solo nel fine settimana.
Prenotazione obbligatoria.


Si trova ai piedi di Orsara Bormida in provincia di Alessandria, non lontano dalla cittadina di Acqui Terme, è un ristorante con circa 50 coperti e offre anche la possibilità di pernottamento in una delle 3 camere. Il ristorante è aperto da mercoledi a sabato solo alla sera, domenica e festivi sia a mezzogiorno che alla sera, nel periodo invernale, invece, è aperto solo nei fine settimana. La Lodrona è ricavata in un vecchio cascinale ristrutturato posto su un poggio che domina verdi vallate con vigneti e campi di granoturco, in estate si può pranzare/cenare nel portico esterno; in una delle due sale interne con volte in mattoni a vista c'è il forno a legna dove viene preparata la farinata oppure la carne cotta alla brace. Il menù proposto dalla Sig.ra Gemma propone piatti della cucina Piemontese ma anche qualche ricetta Ligure (il confine con questa regione non è molto lontano). In base alla stagione vengono proposti:
- antipasti: farinata, peperoni con bagna cauda, formaggetta con mostarda, frittate di verdura, cotechino in salsa di cardo, carne cruda con tartufo .....
- primi piatti: agnolotti al "plin" (molto buoni) conditi in vari modi *, gnocchi al Castelmagno o al tartufo, risotto al tartufo, tagliolini all'ortica ....
- secondi piatti: stoccafisso alla Piemontese, stinco di maiale al forno, selvaggina, coniglio con olive, sottofiletto al sale, carne alla brace, brasato con polenta, assaggi di formaggi, funghi fritti o al verde ......
- dolci: zabaione al Brachetto, crema Chantilly con gelato e biscottino, crostate di frutta, pesche al vino, bunet .....
Un menù degustazione (vini e bevande escluse) con 4 assaggi di antipasti, 1 primo, 1 secondo con contorno, 1 dolce parte da 27€ (prezzo 2006).

* gli agnolotti al "plin" sono piccoli e di forma irregolare, prendono questo nome dal pizzicotto che si da alla pasta stringendo l'agnolotto fra pollice, indice e medio. Questo accorgimento consente di trattenere meglio il sugo. Da noi (antica tradizione contadina) si usa anche gustarli in una ciotola conditi con del buon vino rosso.

Da vedere nei dintorni
- Castello di Orsara ;

- Acqui e le sue Terme (di recente è stato aperto un centro benessere) ;
- Visone (il paese è bruttino ma ci si ferma per acquistare il torrone della Pasticceria Canelin, sulla SS per Acqui Terme. Il segreto di questo dolce dal sapore d'altri tempi? Miele locale, albumi d'uovo, nocciole delle Langhe e un pizzico di vaniglia. Lavorazione e cottura senza fretta: tempi artigianali, non industriali, era stato menzionato anche da Bigazzi della Prova del Cuoco qualche tempo fà).




















OVADA (AL) - VILLA SCHELLA B&B
Via Molare 8, tel. 0143-80324, sito web: http://www.villaschella.com/
Nelle antiche case coloniche di questa villa, recentemente e sapientemente restaurate, sono stati ricavate le stanze per gli ospiti. Molto bello è il parco secolare che circonda la villa. Recentemente vi hanno soggiornato degli amici e, visto che si sono trovati bene, vi segnalo questo B&B.








PREDOSA (AL): RISTORANTE VILLA MAGNOLIA
SP185 (Ovada-Alessandria), Cascina Arzona 8/4
Tel. 0131-718002
Sito Web: http://www.villamagnolia.it
Giorni chiusura: Lunedi e Martedi
Si consiglia la prenotazione, specie nei weekend


Provato il giorno 18 Ottobre 2007 a cena. Solitamente in settimana si riesce quasi sempre a trovare un posto per cenare ma per quella sera, essendo Festa Patronale a Ovada, avevo deciso di prenotare con qualche giorno di anticipo e devo dire che si è rivelata una buona idea. Il Venerdi e i due giorni successivi invece la prenotazione è vivamente consigliata.

Villa Magnolia si trova sulla SP185 che da Ovada conduce a Alessandria, percorrendo la Provinciale verso Alessandria quasi a metà del lungo rettilineo prima di entrare in Predosa, c’è un cartello sulla destra che indica la strada sterrata che porta dopo qualche centinaio di metri al cancello di ingresso di questo complesso. A dire il vero di sera, non essendoci illuminazione, si fa un po’ fatica a vedere l’indicazione. Oltre al ristorante, al piano superiore sono state ricavate recentemente alcune camere, ciascuna di un colore diverso dall’altra, la cucina propone in prevalenza piatti tipici sardi e anche qualche piatto di cucina spagnola (una sera con alcuni amici avevamo prenotato la “paella”, discreta ma preferisco i piatti sardi!). Il parcheggio è piuttosto ampio e, nella stagione estiva, c’è anche un dehor all’aperto.
La sala principale è caratterizzata da ampie vetrate che si affacciano sul giardino circostante, a dire il vero ho sempre frequentato questo locale a cena ma penso che a pranzo sia molto luminoso. Il ristorante è aperto dal mercoledì alla domenica, tutte le sere a partire dalle 19,30 e a pranzo, solo su prenotazione.

Arriviamo puntuali per le 20, la proprietaria gentilmente si occupa dei nostri cappotti e li ripone in uno stanzino di fronte al bancone della reception e poi ci accompagna in sala. Al momento c’è solo un altro tavolo da due persone occupato ma alle nove di sera la sala principale è praticamente al completo (su un lato di questa sala c’è un saletta più piccola e intima con alcuni tavoli). Il nostro tavolo è spazioso, i piatti mi piacciono molto, sono gli uni diversi dagli altri e caratterizzati da belle decorazioni sia floreali che geometriche. Ordiniamo una bottiglia di Vermentino di Gallura e una bottiglia di acqua, il menù viene esposto a voce dalla cameriera che poco dopo ci porta un cesto con del pane “Carasau” (è una sfoglia sottilissima di pane, fatta cuocere al forno due volte) e alcune fette di pane normale.
Optiamo tutti e quattro per una serie di assaggi di antipasti vari (fra questi i moscardini affogati al Cannonau, un carpaccio di polpo, il pecorino sardo fuso che viene servito caldo in ciotole di coccio, una insalatina di mare e di terra, delle fettine di manzo sardo crudo e un altro paio di proposte). A seguire scegliamo tutti un tris di primi: si comincia con i “Malloreddus” (gnocchetti sardi) conditi con sugo di salsiccia (gustosi), poi dei grossi pansotti di pasta fresca e forma quadrata ripieni di ricotta di pecora e mentuccia e conditi con una salsina di pomodoro (delicati), infine un primo a base di pesce, i “Maccarones de Busa” una specie di bucatini fatti a mano e conditi con un buon sugo di pesce misto (ottimi). I Maccarones de Busa sono un piatto tipico ed antichissimo, e venivano preparati nei giorni di festa, facendo girare l’impasto fatto con farina, uova, olio e sale sopra a un fine ferretto.
Tutti i primi sono proprio buoni, le porzioni sono abbondanti e la cameriera passa poi di nuovo al tavolo per vedere se vogliamo fare il bis. Gli altri tre commensali sono sazi e decidono di saltare i secondi e passare al dessert, io sinceramente avrei volentieri scelto la “Cassolita” una ricca padellata di pesce misto a pezzetti con crostacei o molluschi e olive verdi sarde e un sughetto decisamente gustoso ma la porzione è praticamente per due persone e per quella sera non riesco a trovare un/a socio/a che mi dia un aiuto. Pazienza sarà per la prossima volta!
Anche per il dessert ci facciamo portare un assaggio di torte della casa, buone e le porzioni sono soddisfacenti. Dopo i quattro caffè ci viene portata una bottiglia di Mirto.
Il conto complessivo è stato di 100€; in altre occasioni che avevamo scelto anche i secondi non siamo mai andati oltre ai 33€/persona (vini inclusi), il rapporto qualità prezzo è proprio buono.
Uno dei secondi più gettonati è il “Porceddu” ossia il maialino da latte che viene arrostito e servito in tipici vassoi in sughero, molto buone anche le fregole con le arselle (primo piatto a base di pasta cortissima fatta in casa con semola di grano duro e acqua, una specie di cous-cous).









TAGLIOLO MONFERRATO (AL) - AGRITURISMO AL CHIAR DI LUNA
Cascina Bensi 32, tel. 0143-89194 (prenotazione obbligatoria)
Giorno chiusura: tutta la settimana a esclusione di Venerdi, Sabato e Domenica (prenotazione obbligatoria)

Sito web: http://www.ca-bensi.it

Provato Sabato 2 Febbraio 2008 a cena. Ieri sera cena con alcuni amici all'Agriturismo “Al chiar di Luna” a Tagliolo Monferrato. Il locale si trova sulla strada SP170 che da Tagliolo Monferrato porta verso Lerma, prima di arrivare in Località Gambina, si svolta sulla destra in una strada che sale verso il complesso che comprende l'agriturismo e la cascina “Ca Bensi”. Quest'ultima da alcune generazioni produce vini rossi e bianchi ma da poco più di un anno i proprietari hanno aperto anche un agriturismo a conduzione famigliare dove, accanto ai vini e alle conserve di produzione propria, vengono proposti i piatti tipici del territorio e specialità di casa.

Il ristorante è aperto solo su prenotazione il Venerdi, il Sabato e la Domenica, ho letto sul sito che hanno anche un paio di camere provviste di bagno per un totale di 6 posti letto. Mi era già capitato di passare diverse volte da quelle parti durante i miei giringiro in bicicletta ma non avevo ancora avuto l'occasione di provare il loale, il posto è tranquillo e piacevole e è circondato da numerosi vigneti. E' sicuramente un buon posto come punto di partenza per effettuare escursioni nei dintorni sia a piedi che in bici o cavallo (nella zona vi sono alcuni maneggi).

Ci siamo presentati alle 20:15 e ci hanno fatto accomodare nella prima saletta (ho contato una ventina di posti a sedere), tramite una porta si accede a un'altra saletta forse un po' più piccola. In tutto saranno stati una trentina di coperti o poco più. La nostra stanza era riscaldata da uno scoppiettante camino. Il menù è fisso e quello di ieri sera consisteva in:

  • antipasti: antipasto misto della casa, tagliere misto di salumi e formaggi freschi e stagionati

  • primi: ravioli al ragù, burro e salvia oppure al vino) , tagliatelli con sugo bianco di funghi e carne, straccetti verdi con crema al gorgonzola

  • secondi: coniglio arrotolato, roast beef alla piastra, tacchino con i pistacchi

  • dessert: torta della casa, crema al cucchiaio con bugie

  • pere cotte al vino

Come vini abbiamo scelto un Barbera e un Dolcetto fra i rossi e una bottiglia di Cortese dell'Alto Monferrato di produzione Cà Bensi.

Tutti abbiamo scelto l'antipasto e ci è stato portato prima un piatto a testa con alcune preparazioni sia calde che fredde: insalatina di carciofo fresco, peperoncino ripieno di tonno, un fagottino con mortadella croccante che custodiva all'interno un ripieno di patate, pisellini e maggiorana, una piccola sfoglia ripiena di porri e una fettina di formaggio fresco fritto. Dopo ci hanno portato i taglieri con alcuni tipi di affettati (lardo, salame e prosciutto crudo e due tipologie di formaggi, accompagnati da una gelatina al peperone e una mostarda d'uva. Al termine la giovane proprietaria è passata a chiedere se volevamo ancora un po' di affettato ma sinceramente abbiamo rinunciato per poter degustare anche le altre portate. Nei primi ci siamo divisi, io ho optato per i ravioli al ragù (buoni ma la sfoglia era un tantino spessa per i miei gusti) ma sono riuscita a assaggiare anche i tagliolini al sugo bianco e gli straccetti. Buoni e delicati entrambi. Un paio di amici hanno fatto il bis nei primi. Come secondo, a parte tre ragazze che l'hanno saltato, abbiamo scelto tutti il roast beef alla piastra con contorno di patatine. La carne era cotta al punto giusto e saporita. Ci è stata anche portata una fiammenghilla con alcuni pezzi di tacchino ai pistacchi per farcelo provare, l'ho assaggiato e mi è sembrato buona anche questa preparazione. Come dessert ci siamo equamente divisi fra la torta della casa (consistente in una morbida torta di mele con uvetta) e nella cremina con bugie. Io ho scelto quest'ultima ma l'ho trovata un po' anonima. Abbiamo chiuso la cena con alcuni zuccherini aromatizzati, del limoncino e un liquore a base grappa (Superla) prodotto dalla Distilleria di Susanna Gualco a Silvano d'Orba.

Buono il rapporto qualità prezzo, la spesa procapite è stata di 24€.










TAGLIOLO MONFERRATO (AL) - TRATTORIA "GINO"
Via Roma 41, tel. 0143-89483 (prenotazione obbligatoria!)

Giorni di chiusura settimanale: Lunedi-Martedi-Mercoledi

--- IL SIG. GINO E' ANDATO IN PENSIONE E IL RISTORANTE HA CHIUSO !!!! ---

Se volete farvi una bella mangiata di ravioli, questo è il posto giusto: sono piccolini, la sfoglia è sottile, vengono fatti a mano e meritano una deviazione!
Tagliolo è un borgo arroccato su un colle e stretto attorno al bel Castello del Marchese Pinelli Gentile, ora enoteca e visitabile solo su prenotazione.
La trattoria da Gino è un piccolo locale arredato semplicemente (stile anni 70) dove si possono gustare piatti della cucina sia Ligure che Piemontese (in fin dei conti siamo vicino al confine con la Liguria). Gli antipasti non li prendiamo mai (detto francamente non c'è proprio niente di particolare!) ma preferiamo abbuffarci di ravioli (al sugo di carne, al vino rosso*, in bianco) e/o di tagliatelle ai funghi, di fritto misto alla piemontese, di frittelle di baccalà, di stoccafisso (mi sembra che lo cucinino solo il Venerdi); il dessert tipico del locale è una delicata cremina all'inglese nella quale tuffare biscottini e una fetta di torta. Il menù è semplice e sempre uguale da anni, la scelta delle pietanze non è ampia ma i piatti sono ben cucinati (i ravioli sono il piatto forte). Molto buono è anche il minestrone.
onostante il nome, il prezzo non è da "trattoria", qui da noi comunque i locali sono tutti piuttosto "carucci", in base alla tipologia di vino scelto la spesa media (dal primo al dolce) si aggira sui 35-42€/testa (scegliendo certe etichette il prezzo si impenna!).

* nella nostra zona si usa mangiare gli agnolotti in una ciotola, conditi semplicemente con un bicchiere di buon vino rosso.

25/04/06:
Recentemente, ci siamo stati a pranzo il 25/04/06 e abbiamo mangiato in due persone: 2 porzioni di ravioli al sugo, 1 mezza porzione di tagliolini al sugo di funghi, 1 mezza porzione di ravioli nel vino rosso, 1 porzione di frittelle di baccalà (si scioglievano in bocca) e 1 fritto misto alla Piemontese, due dessert, due caffè e 1 amaro. Abbiamo accompagnato il tutto con 1 bottiglia di buon Ceretto Blangè 2004 e 1 bottiglia di acqua gassata ..... spesa complessiva 88€.

04/03/07:
Pranzo Domenicale da Gino: 2 porzioni di ravioli al sugo, 1 porzione di frittelle di baccalà e 1 fritto misto alla Piemontese, due dessert, due caffè, una bottiglia di Arneis (non ricordo più l'azienda produttrice) e 1 bottiglia di acqua gassata ..... spesa complessiva 74€.

19/09/08:
Giornata sfigata perchè siamo stati tamponati a uno stop da un'auto mentre stavamo andando da Gino a pranzare ........ nulla di grave ma solo tanto nervoso! Abbiamo pranzato con due porzioni di ravioli al burro e salvia (ottimi come sempre) € 24, una porzione di fritto misto alla Piemontese e uno di frittelle di baccalà (mancavano un po' di sale ma erano ben fritte) € 24, due dessert € 8, due caffè € 4, una bottiglia d'acqua gassata e mezzo litro di vino sfuso € 7 (coperto € 4), il costo complessivo è stato di € 71.


Da vedere nei dintorni:
Il Museo Paleontologico "Giulio Maini" di Ovada, L'Abbazia Romanica di S. Giustina a Sezzadio, l'Abbazia Cistercense di S. Maria a Rivalta Scrivia, l'Abbazia di S. Pietro a Acqui Terme, Gavi Ligure con il suo forte e le sue tenute (alcune sono visitabili solo su prenotazione) che producono il "Cortese di Gavi", gli scavi della città romana di Libarna, piccoli borghi di stampo medioevale e difesi da manieri, sentieri e percorsi nei boschi da effettuare a piedi, in BDC e in MTB.























VIGNALE MONFERRATO (AL) - RISTORANTE UNIVERSO
Via Bergamaschino 19, tel. 0142-933052
Giorni di chiusura: Lunedi e Martedi

Vignale Monferrato è situato su un colle al centro del triangolo Alessandria-Asti-Casale, è sede dell'Enoteca Regionale del Monferrato e, ogni anno, a Giugno e Luglio si svolge la manifestazione "Vignale Danza", festival internazionale dedicato alla danza che vede affluire compagnie di balletti da ogni dove.
Vicino all'Enoteca si trova il Ristorante Universo, ambiente luminoso ma un po' retrò (è situato al piano terreno di un palazzo settecentesco), buona cucina del territorio e della tradizione Piemontese, garbatamente rivisitata dallo Chef Marco Marenco. Il menù è fisso e non viene fornita la carta dei vini.
L'auto può essere parcheggiata in Piazza del Popolo oppure in Via Roma, di fronte alla Piazza del Popolo si staglia l'imponente mole dell'Enoteca Regionale e sulla destra del Palazzo c'è Via Bergamaschino, dopo una cinquantina di metri sulla destra si entra nel cortile dal quale si accede al Ristorante Universo.
Noi siamo sempre andati nella stagione invernale, quando si possono gustare meglio certe prelibatezze come la carne cruda battuta al coltello e aromatizzata con il tartufo, il flan di cardi, la torta di scalogni, il tonno di coniglio, gli agnolotti, il risotto al tartufo, il prelibato carrello dei secondi (fra i quali stinco al forno, stufato d’asino, petto d’anatra e cacciagione), il fritto misto alla Piemontese, la torronata (dolce calorico ma proprio buono). In base alla stagionalità dei prodotti vengono preparate le pietanze da proporre agli ospiti nel menù. Il tutto è accompagnato da vini bianchi e rossi sia di produttori locali che di altre famose zone vinicole (Roero, Langhe ... ecc.).
La spesa si aggira sui 30-40€/testa, in base alla tipologia di vino scelto.

Siamo stati a cena in questo locale il 15/10/2005 e il menù proponeva: 3 antipasti freddi (assaggio di affettati, carne cruda con tartufo e scaglie di grana, insalata di gallina con rucola e semi di melograno), 3 antipasti caldi (quiche con porri, soufflé di erbette con fonduta di formaggio, dadolata di polenta e funghi), 2 primi (risotto alla zucca e tagliolini al sugo di noci), carrello dei secondi tagliati in sala dallo Chef (stinco di vitello al forno, petto d'anatra, punta di vitello con cipolline, brasato).
Noi abbiamo optato per un assaggio di almeno un paio di proposte, come contorno sono state servite delle patate al forno e delle carotine.
Il cameriere è poi di nuovo passato al tavolo per vedere se desideravamo fare il bis, ma eravamo già abbastanza sazi.
Tra i dessert c'era la possibilità di scegliere fra bunet (tipico budino Piemontese al cacao con amaretti sbriciolati), crostata con marmellata di ciliegie, torronata (tipico dolce del locale con torrone, panna, meringhe) e una bavarese oppure chiedere un assaggio di più dolci.
Abbiamo accompagnato la cena con una bottiglia di Arneis Baracco de Baracho del 2004 e una di acqua gassata; con il caffè e la grappa la spesa è stata di 33€/persona.

Siamo ritornati all'Universo Sabato 15/09/07 a cena. Abbiamo preso una bottiglia di Arneis Baracco de Baracho del 2006 e una di acqua gassata. Nell'attesa degli antipasti ci è stata servita una buona focaccia calda aromatizzata al rosmarino e con dei pezzettini di lardo nell'impasto (morbida e gustosa!). Come antipasti ci sono stati serviti nell'ordine: gli affettati misti (salame cotto e crudo e lardo, una fetta per tipo), la carne cruda battuta al coltello e condita (buona, abbiamo fatto entrambi il bis), una mousse di caprino con marmellata di cipolla servita su un crostino, un'insalata di gallina con sedano, noci, rucola e dadolata di pomodoro (buona), una fattina di quiche con porri e besciamella (delicata e buona) e, infine, uno spiedino con dadini di polenta alternati a pezzetti di porcini e una gustosa fonduta (credo fosse di Castelmagno).
I due primo consistevano nel risotto al radicchio (buono, servito all'onda) e dei tajarin con basilico e noci tritati finemente (molto buoni i tagliolini, il condimento non è stato il massimo per me visto che preferisco dei sughi un po' più corposi per i tajarin). E' quindi arrivato il carrello dei secondi tagliati in sala dallo Chef: filetto di maiale al pepe verde, stinco di vitello al forno, tagliata con erbette aromatiche, petto d'anatra con uvetta. Io ho scelto un assaggio di tagliata e stinco (ottimi entrambi), Andrea invece ha chiesto un'assaggio di tutto. Come contorno ci sono state servite patate e carotine. Per concludere, i dessert: torta di mele, bunet, cremino alla vaniglia con fondente, torronata. Io ho assaggiato sia il bunet che la torronata, Andrea invece si è accontentato solo del bunet. Inclusi i due caffè, il conto complessivo è stato di € 73 (2€ coperti, 12€ vino, 1€ acqua, 20€ antipasti, 10€ primi, 16€ secondi, 10€ dessert, 2€ caffè). Noi eravamo sazi ma la cameriera è passata, per i primi, per i secondi e anche per il dessert per vedere se volevamo fare il bis. A distanza di due anni dall'ultima volta che ci eravamo stati, anche questa volta siamo rimasti molto soddisfatti della cena; molto gentile e discreta anche la padrona di casa che passa ogni tanto tra i tavoli per assicurarsi che tutto proceda per il meglio.

La torronata dell'Universo è il dolce tipico del locale, un delicato abbinamento di torrone tritato finemente (credo sia un mix di quello alle mandorle e alle nocciole), panna montata freschissima e meringhe spezzettate (questi ingredienti vengono amalgamati insieme). I sapori si mischiano alla perfezione senza prevalere gli uni sugli altri e, nonostante gli ingredienti, il dessert non risulta affatto stucchevole.



Per approfondimenti sulla zona:
http://www.monferrato.org/
http://www.vignalemonferrato.com/vino.html
http://www.vignaledanza.com/

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